Storia
19 febbraio 1984
Padre Tommaso Barbona e Padre Paolo Di Nardo partono da Roma alla volta dello Zaire per fondare la prima missione Caracciolina. Contestualmente ed altrettanto spontaneamente prende vita a Roma Il Gruppo Missionario Di Nyamilima - formato da alcuni di quelli che, a breve, avrebbero fondato l'Avaz - che, dalla parrocchia dei Santi Angeli Custodi di Roma, avrebbe lavorato per il coordinamento delle attività volte allo sviluppo della missione.
14 settembre 1984
Da Piazza Sempione, nel cuore di Montesacro, parte il primo Container con direzione Nyamilima. Arriverà a destinazione il 19 marzo dell'anno successivo. Viene stabilito il primo vero ponte con L'Africa.
3 ottobre 1985
Nasce AVAZ! La volontà, da parte di alcuni componenti del Gruppo Missionario di Nyamilima, di rendere stabile il contatto preso l'anno precedente con la missione dei caracciolini e il popolo zairese si concretizza nella fondazione dell'Associazione Volontari Amici dello Zaire la cui ragion d'essere è quella di promuovere tutte quelle forme riguardanti l'integrale sviluppo religioso, sociale, culturale, igienico sanitario del popolo Zairese ( l'associazione, in seguito, abbraccerà l'obiettivo, di più ampio respiro, di contribuire alla lotta contro ogni forma di povertà e di emarginazione e all'affermazione della dignità e dei diritti sociali e civili dell'uomo).
Inverno 1986
Parte per l'Africa un secondo Container da 17 tonnellate di merce che porterà in Africa attrezzature e strumenti per complessivi 50 milioni di Lire.
Partono i primi programmi di alfabetizzazione con la costruzione di 19 aule e per la prima volta si avviano le Adozioni scolastiche a distanza, quale strumento volto a reperire fondi per garantire la sostenibilità dell'istruzione dei bimbi della missione.
Primavera 1986
Parte la costruzione dell'acquedotto - primo vero progetto targato Avaz - pensato per l'approvvigionamento idrico di numerosi villaggi della zona. Un'opera di 24 km di lunghezza capace di raccogliere l'acqua proveniente da 1400m s.l.m. in un serbatoio cisterna di 80.000 lt. che a sua volta li distribuisce ai villaggi vicini facendo fronte al fabbisogno di 18000 persone.
Ottobre 1987
Parte alla volta di Nyamilima la prima volontaria infermiera. Da subita AVAZ si rende conto dell'importanza e dell'urgenza della questione Salute. Nel corso degli anni ci saranno numerosi volontari in campo medico che alterneranno la loro presenza sul campo.
Gen-Giugno 1990
Il sesto anno di presenza in Africa parte con l'inizio della realizzazione di quello che è il progetto più ambizioso di Avaz: L'ospedale di Nyamilima. Partono 4 volontari con competenze ingegneristiche che iniziano ad approntare le fondamenta del lavoro. A Roma vengono allestiti 4 Container carichi di attrezzature ospedaliere per un valore complessivo di £ 200 milioni.
1990
Per dare possibilità di lavoro e di un giusto guadagno ai giovani del luogo AVAZ mette in atto un nuovo progetto: la costruzione di un Centro di Formazione professionale per la meccanica, la falegnameria e la sartoria con l'invio di ben due container carichi di materiali atti a realizzare il progetto.
Inverno 1992
In via di completamento l'ospedale di Nyamelima. La struttura, con i suoi 88 posti letto è tra le maggiori e più attrezzate del centro Africa. È costituita da una camera operatoria, una sala parto, una sala radiologia e da una sala di terapia intensiva con 8 posti letto. Sono in fase di completamento i padiglioni di degenza Uomini e Donne, di pediatria e di ginecologia, ognuno con 20 posti letto. L'ospedale viene affidato alla guida di un medico Zairese.
Estate 1993
Parte l'ennesimo container di materiali necessari all'ospedale: all' interno anche 2000 MQ di pannelli solari dono di un'azienda amica.
Autunno 1993
Avaz viene accolta in seno alla grande famiglia della FOCSIV, Federazione Organismi Cristiani di Servizio Internazionale di Volontariato.
5 Aprile 1994
Viene abbattuto l'aereo con a bordo i presidenti di stato di Rwuanda e Burundi. Iniziava così il calvario di quella gente già tanto provata dalla sofferenza di ogni genere. Fiumi interi di profughi si sono riversati nel territorio dello Zaire.
II semestre 1995
Scoppia la guerra detta di “liberazione” condotta da Joseph Kabila che diventò poi presidente nel 1996, dopo la deposizione di Mobutu, ex presidente -dittatore che guido il Vecchio Zaire dal 1965 fino al maggio 1996. Nel 1997 lo Zaire prenderà il nome di repubblica democratica del Congo.
16 ottobre 1995
Nonostante le drammatiche condizioni sociopolitiche Avaz mantiene fede al suo impegno con l'ultimazione ed inaugurazione dell'ospedale di Nyamelima con il personale medico, paramedico e di servizio al completo. L'ospedale viene affidato alla guida di un medico Zairese. É chiaramente manifesta l'intenzione di AVAZ di rendere il più possibile partecipi e protagonisti i Locali della crescita e dello sviluppo della loro società.
1997-1999
Gran parte del lavoro di AVAZ viene ora svolta in ambito di comunicazione per il reperimento dei fondi: l'enormità delle opere svolte hanno un costo elevato che richiede una continua ricerca di risorse per il mantenimento delle stesse.Durante questo periodo inizia a prendere vita il progetto di un Centro Nutrizionale ed Avaz inizia ad includere tra i suoi
progetti anche quello del Commercio Equo e Solidale.
18 ottobre 1999
Ottiene il riconoscimento di idoneità quale organismo non governativo da parte del ministero degli esteri; conserva la denominazione AVAZ con la specifica di “Associazione Volontari per lo sviluppo dei popoli”
2001
Iniziano i lavori per la costruzione del Centro Nutrizionale. AVAZ raccoglie appieno l'accorato appello mosso 4 anni Prima da Giovanni Paolo II di una campagna per la sensibilizzazione sulla fame nel mondo. Il centro ha la duplice finalità di far fronte con strutture apposite e servizi adeguati alle esigenze immediate delle persone denutrite e nel contempo all'educazione alimentare degli adulti, in modo da assicurare ai bambini, soggetti più esposti alle conseguenze della mal nutrizione, una adeguata controindicazione terapeutica.
14 giugno 2003
Viene inaugurata a Roma, nel quartiere Montesacro, la Bottega per il Commercio Equo e Solidale. Allestita con l'ausilio dei volontari la bottega si occupa della vendita di beni alimentari e non provenienti da produttori del Sud del mondo. Vengono sostenute le loro cooperative e ci si assicura che il prezzo dei loro prodotti rispetti i connotati di equità e solidarietà.
25 marzo 2004
Alla presenza del vescovo locale e di altre autorità politiche e religiose viene inaugurato ufficialmente il Centro Nutrizionale. Il centro è ora finalmente pronto ad accogliere circa 80 bambini bisognosi di cure immediate e a fornire i necessari supporti atti a garantire un miglioramento delle condizioni nutrizionali della comunità.
15 febbraio 2008
AVAZ firma un programma di partenariato internazionale con la diocesi di Sangmelima (repubblica del Camerun) per la realizzazione di un progetto di sviluppo ed integrazione finalizzato alla costruzione ed alla gestione di un centro di accoglienza con annessa Scuola materna ed elementare. Il progetto si chiama “Villaggio Fraternitè”.
In concomitanza con l'apertura del progetto "Villaggio Fraternité", Avaz presenta progetti per il servizio civile internazionale - in collaborazione con FOCSIV - e, da qui in poi, ogni anno seleziona e invia due volontari che, per un anno, seguiranno il progetto Villaggio Fraternité.
Maggio 2010
Avaz sostiene, insieme all'associazione Chico Mendes, il progetto “OASI – agricoltura biologica ed equa” in Israele. Donne arabe ed ebree lavorano insieme per la produzione di olio, sapone, cesti: lavorare per avere un'autonomia economica, collaborare per conoscersi e rendere possibile una convivenza pacifica
Settembre 2010
Il “Villaggio Fraternitè” è una realtà. Durante il primo anno di vita accoglie:
- 103 bambini nella struttura della scuola materna
- 29 bambini con problemi di disagio sociale inseriti nel “Centro Accoglienza”
- 20 bambini adottati a distanza
- 15 collaboratori camerunensi
- 4 volontari italiani
Gennaio 2013
In accordo con la diocesi locale di Bertouà (Camerun) e con il cofinanziamento della CEI, si avvia il progetto biennale per la trasformazione del Centre de Santé in un moderno ospedale con 60 posti letto, blocco operatorio e annesso reparto di degenza
Giugno 2015
Viene ultimata la realizzazione dell’ospedale di Bertouà e affidata la gestione alla diocesi locale
Luglio 2015
La CEI approva il progetto triennale “Progetto Sangmelima – Sviluppo agricolo e sostenibilità ambientale”
Settembre 2015
A Villaggio Fraternité si chiude l’anno scolastico della scuola materna ed elementare (9 classi). A 7 anni dall’apertura del progetto, la struttura accoglie:
- 313 bambini nella scuola (115 alla materna e 198 alle elementari);
- 99 bambini con problemi di disagio sociale inseriti nel Centro d’Accoglienza;
- 88 bambini adottati a distanza;
- sono complessivamente coinvolti 29 impiegati locali;
- 2 volontari Avaz;
- 2 volontari in Servizio Civile.
Ottobre 2015
In occasione del 30° anniversario dalla sua fondazione, Avaz inaugura in Camerun il progetto "Semplicemente Acqua" a sostegno di Villaggio Fraternité e delle comunità locali. Lo scopo del progetto è di migliorare le condizioni igienico-sanitarie dei bambini di Villaggio e delle comunità limitrofe attraverso la potabilizzazione dell'acqua che avviene tramite un macchinario installato all'interno di Villaggio Fraternité. Si affiancano al progetto anche attività di sensibilizzazione e di formazione sull'importanza dell'acqua potabile.
Dicembre 2015
L'accordo di partenariato con la diocesi di Sangmelima, firmato nel 2008 e prossimo alla scadenza viene rinnovato per altri 10 anni; ciò significa che Avaz Onlus garantirà la sua presenza in Camerun sino al 2028!
Luglio - Dicembre 2016
L'Avaz ha portato avanti diverse missioni in Senegal per verificare la possibilità di stabilirsi con le sue attività all'interno del Paese. Un primo accordo di principi è stato firmato tra l'Avaz e l'arcidiocesi di Dakar.
Aprile 2017
L'Avaz ha firmato un partenariato ufficiale di due anni con l'Aricdiocesi di Dakar in Senegal. Le intenzioni comuni sono quelle di creare dei progetti di cooperazione e solidarietà internazionali.
Giugno 2017
Villaggio Fraternité è una realtà ormai stabilizzata e impiantata nel contesto locale.
Settembre 2017
Il progetto "EAU PURE A SANGMELIMA" è stato approvato e vedrà la sua realizzazione in due anni in cui si installeranno quattro nuovi macchinari per la potabilizzazione del'acqua in altri siti: Ospedale di Monavebe, Scuola Cattolica St. Joseph, Scuola Notre Dame du Sacre Coeur e il centrocittà di Sagmélima.