Progetto Oasi

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Dal 2010 al 2012, l’Avaz ha sostenuto, insieme all’Associazione Chico Mendes, il progetto "OASI - Agricoltura biologica ed equa" in Israele.

L’obiettivo del progetto OASI era di realizzare una filiera integrata di produzione e commercializzazione di olio certificato biologico ed equosolidale, unendo donne arabe ed ebree per la produzione di olio, sapone, cesti: lavorare per avere un'autonomia economica, collaborare per conoscersi e rendere possibile una convivenza pacifica e favorire l’integrazione.

Le azioni messe in atto sono state:

  • La preparazione e recinzione di un terreno di dieci ettari
  • La realizzazione di un sistema di irrigazione
  • La coltivazione di 3600 ulivi
  • La certificazione biologica

 

Il passaggio fondamentale dell’intera filiera è stato rappresentato dalla coltivazione degli ulivi: prima del nostro intervento, Sindyanna comprava le olive da piccoli contadini arabi pagando un prezzo equo e ha gestito spremitura, imbottigliamento, etichettatura e commercializzazione. Il progetto OASI ha fatto sì che tutta la filiera sia diventata completamente equa e solidale, incluse dunque anche le olive.

I terreni su cui sono cresciuti gli ulivi sono stati concessi a Sindyanna da un’azienda agricola araba, Al Juzur, che ha deciso di destinare 10 ettari di terra a questo progetto: il terreno si trova a Kufr Kana (in Provincia di Haifa, ai confini con la Cisgiordania).

L’utilizzo di terreni agricoli di proprietà araba in Israele - in passato utilizzati per le esercitazioni militari - è stato un gesto importante per l’integrazione economica e sociale della minoranza di cittadini israeliani di lingua araba e di fede musulmana.

 

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